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Posted in Finanziamenti

Cessione del quinto: cos’è e quali sono i requisiti necessari per chiederla?

La cessione del quinto è uno strumento finanziario che negli ultimi dieci anni, sulla scia della crisi economica italiana, si è imposto sempre più tra le offerte che banche e istituti di credito hanno proposto alle famiglie per fronteggiare le proprie difficoltà. Certo, ne sentiamo parlare continuamente ma, a meno che non vi sia stato fatto ricorso, sono ancora molti quelli che non conoscono bene la sua natura o le modalità di funzionamento.

Cerchiamo di capirne di più, partendo dalle guide messe a disposizione da cessionedelquintok, il portale specializzato su questo tipo di finanziamento. La cessione del quinto, da un punto di vista normativo, è stata disciplinata e ha fatto la sua comparsa nel 1950, solo negli ultimi anni, però, è stata riscoperta e ha avuto larga diffusione soprattutto tra le piccole finanziare sorte nel corso degli anni duemila.

È, di fatto, un prestito personale non finalizzato all’acquisto (al contrario ad esempio di mutui o finanziarie su case, automobili o altri beni di consumo) che prevede l’erogazione di una data somma non predeterminata, mentre la restituzione della stessa è regolata attraverso il pagamento di una rata che può corrispondere al massimo al 20% dello stipendio netto, dunque la quinta parte della propria retribuzione. La trattenuta sarà effettuata direttamente dall’azienda o ente che eroga il vostro stipendio o pensione e sarà versata all’istituto di credito automaticamente. Nell’ipotesi, dunque, che il nostro stipendio sia di mille euro la rata da corrispondere sarà di 200 euro e versata direttamente dal datore di lavoro, sia esso privato o pubblico.

Per poter richiedere la cessione del quinto bisogna essere in possesso di determinati requisiti che per i dipendenti pubblici sono l’assunzione a tempo indeterminato, 18 anni e residenza sul territorio italiano nonché aver raggiunto una anzianità di servizio sufficiente. I dipendenti del privato hanno bisogno del contratto a tempo indeterminato, o determinato nel caso l’estinzione del debito sia prevista nei termini del contratto, della maggiore età oltre che della residenza in Italia, anzianità di servizio e particolari condizioni della azienda erogatrice dello stipendio.

Gli anziani in possesso di una pensione possono accedere alla cessione del quinto, con le medesime condizioni, a patto che il piano di rientro del debito non si estenda oltre gli 85 anni d’età del contraente.

Per quanto riguarda la documentazione i soggetti richiedenti devono essere in possesso di un valido documento di riconoscimento, delle ultime due buste paga, del modello CUD dell’anno precedente e un certificato di stipendio. Il certificato di stipendio può essere richiesto alla propria azienda, o ente, e contiene le informazioni personali anagrafiche, i dettagli del vostro contratto e il Tfr maturato e eventuale presenza o meno di altre cessioni del quinto o altre tipologie di trattenute. I pensionati possono richiedere tale documento, che viene rilasciato sottoforma di dichiarazione di quota di cedibilità, all’INPS o all’istituto di previdenza di riferimento.

Ma qual è la somma massima che possiamo richiedere? Il massimo importo erogabile è condizionato dalla vostra anzianità di servizio, dal Tfr maturato e, per i pensionati, dall’assegno mensile percepito. Il vostro trattamento di fine rapporto, in pratica, funziona da garanzia sul vostro prestito tanto da essere direttamente proporzionale alla somma che alla fine sarà accordata.

Per il resto, la cessione del quinto, funziona come altri prodotti finanziari e prevede tassi d’interesse condizionati da TAEG e TAN, spese d’istruttoria della vostra pratica e commissioni bancarie che avranno un costo variabile in base alle condizioni offerte dalla banca. È importante ricordare inoltre che la cessione del quinto richiede l’assicurazione obbligatoria, rischio vita e impiego, a garanzia dell’importo erogato e estinguerà il debito nel caso di scomparsa prematura del contraente, prima della fine del contratto, o in caso di perdita del lavoro.